Valutazione del Rischio Stress lavoro-correlato

Da obbligo a strumento di conoscenza

Valutazione del rischio stress lavoro correlato

La valutazione del rischio di stress lavoro-correlato ad integrazione del DVR aziendale è stata sancita in teoria dai DLgs 81/08 e DLgs 106/09 e in pratica dalle Indicazioni dell’apposita Commissione Consultiva pubblicate il 18 novembre 2010.

A fronte dello studio della normativa e della letteratura in materia, il nostro studio effettua da anni Valutazione Rischio Stress Lavoro-Correlato utilizzando uno strumento di analisi approfondito: la Stress Check List.

Essa viene utilizzata ed è stata formulata secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8/10/04 (art. 28, comma 1, d.lgs. 81/08) e nel rispetto delle Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato (art. 6, comma 8, lettera m-quater, d.lgs. 81/08 e art. 28, comma 1-bis, d.lgs. 106/09) del 18/11/2010. Integriamo inoltre la valutazione con alcuni elementi ritenuti utili per una più completa valutazione del rischio di stress lavoro-correlato, in accordo con quanto precisato dalla Commissione stessa. La Commissione infatti sostiene che le indicazioni rappresentano “il livello minimo di attuazione dell’obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato per tutti i datori di lavoro pubblici e privati” e sono quind suscettibili di integrazioni e miglioramenti.

La Stress Check-List

Nella versione attuale la Stress Check List rappresenta uno strumento “di lavoro”, con caratteristiche di semplicità, comprensibilità e flessibilità, utilizzabile in molteplici contesti aziendali e risulta composta da 3 parti.

Indicatori Sintomatici (Eventi Sentinella)

Essi sono delle percentuali che ci vengono fornite dal medico competente aziendale. Riguardano alcuni fattori che possono indicare la presenza di un ambiente di lavoro stressante.

  • Indice infortunistico
  • Giorni di assenza per malattia su totale giorni lavorati (le persone stressate hanno un sistema immunitario più basso, quindi tendono ad ammalarsi più spesso; inoltre non trovandosi bene nell’ambiente di lavoro restano più facilmente a casa in malattia per periodi più prolungati)
  • Turnover: richiesta di dimissioni o di cambiamento di mansione
  • Procedimenti, sanzioni disciplinari, istanze giudiziarie
  • Contenziosi o lamentele formalizzate da parte dei lavoratori
  • Segnalazioni del MC di condizioni legate a stress lavoro-correlato (es. cefalea o gastrite)

Fattori di contenuto del lavoro

Essi sono i fattori più relativi al tipo di lavoro in quanto tale. Vengono valutati tramite check-list con i lavoratori e suddivisi in 5 aree: 

  • Ambiente di lavoro e attrezzature: problemi inerenti l’affidabilità, la disponibilità, l’idoneità la manutenzione o la riparazione di strutture e attrezzature di lavoro
  • Carico e ritmi di lavoro: carico di lavoro quantitativo e/o qualitativo eccessivo o ridotto, mancanza di controllo sul ritmo di lavoro, livelli elevati di pressione in relazione al tempo
  • Orario di lavoro: lavoro a turni, orari di lavoro senza flessibilità, orari imprevedibili, orari di lavoro lunghi
  • Tipo di lavoro e pianificazione dei compiti: monotonia, cicli di lavoro brevi, lavoro parzialmente qualificato o non qualificato, sottoutilizzo delle capacità, incertezza elevata (mancanza di feedback)
  • Corrispondenza competenze dei lavoratori/richieste lavorative: discrepanze tra le esigenze del lavoro e la competenza del lavoratore; il sottoutilizzo delle competenze di un lavoratore può essere una fonte di stress tanto quanto l’impegno eccessivo

Fattori di contesto del lavoro

Anche essi valutati tramite check list essi invece riguardano l’ambiente in cui il lavoratore si trova ad operare e vengono suddivisi in 8 fattori:

  • Cultura e funzioni organizzative: livelli bassi di appoggio per la risoluzione dei problemi e lo sviluppo personale, mancanza di definizione degli obiettivi organizzativ
  • iComunicazione: scarsa comunicazione, comunicazione inefficace, cambiamento mal gestito a livello organizzativo e precarietà del lavoro
  • Ruolo nell’ambito dell’Organizzazione: ambiguità e conflitto di ruolo, insufficienza di ruolo, responsabilità per altre persone
  • Autonomia decisionale e controllo: partecipazione ridotta al processo decisionale, mancanza di controllo sul lavoro
  • Rapporti interpersonali sul lavoro: isolamento fisico o sociale, rapporti limitati con i superiori, conflitti interpersonali, mancanza di supporto sociale, violenza sul lavoro
  • Sviluppo della carriera: incertezza o fase di stasi per la carriera, promozione insufficiente o eccessiva, retribuzione bassa, insicurezza dell’impiego, scarso valore sociale attribuito al lavoro
  • Interfaccia casa-lavoro: richieste contrastanti tra casa e lavoro, scarso appoggio in ambito domestico, problemi di doppia carriera

La valutazione

Una valutazione del rischio stress lavoro-correlato effettuata con questo strumento risulta così approfondita e realizzata con la collaborazione dei lavoratori. Questo ci permette di entrare veramente nel cuore delle risorse e delle criticità dell’organizzazione, fornendo la possibilità di un miglioramento concreto e a 360 gradi della salute dell’azienda e del lavoratore.

Se desideri maggiori informazioni su come effettuare questa analisi presso la tua azienda non esitare a contattarci.

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